Il sintomo più frequente dell’ipertensione endocranica è la cefalea, spesso associata ad acufeni, vertigini e papilledema bilaterale. Risulta piu’ frequente nelle donne anche in eta’ puberale e puo’ essere associata ad obesita’ e/o assunzione di farmaci (antinfiammatori non steroidei, tetracicline, nitrofurantoina, tamoxifene, acido nalidixico, litio, assunzione o sospensione di farmaci steroidei). possono essere associati disturbi visivi anche di tipo progressivo, dovuti alla progressiva atrofia ottica. L’origine dell’ipertensione endocranica non risulta ancora chiarita, tra i fattori patogenetici vanno ricordati l’edema parenchimale, l’aumento del volume ematico cerebrale, l’eccessiva produzione di liquor o l’insufficiente riassorbimento, l’ostruzione al flusso venoso.

La diagnosi, nei pazienti in cui sia presente un’associazione tra cefalea, disturbi del visus e diplopia, acufeni e vertigini, prevede una risonanza magnetica cerebrale per escludere lesioni occupanti spazio, una visita neurologica con EEG ed una valutazione oculistica del campo visivo e del fondo oculare. in presenza di acufeni e vertigini risulta indicata la valutazione otorinolaringoiatrica/audiologica e le relative indagini specialistiche: esame audiometrico con caratterizzazione dell’acufene, esame impedenzometrico e vestibolare. La puntura lombare conferma la diagnosi mostrando un’elevata pressione liquorale.

Recentemente è stata riportata l’associazione tra ipertensione endocranica e stenosi bilaterale del seno trasverso, in questo caso puo’ essere utile l’esecuzione di una venografia cerebrale con risonanza magnetica.

http://www.actaitalica.it/issues/2012/4-12/04%20Chiarella.pdf

http://www.neurologiachirurgica.it/file/16%20(595-632)%20Sindromi%20da%20alterata%20pressione%20intracranica.pdf