Due sono le vie che intervengono nel trasporto delle informazioni uditive al cervello: la via lemniscale che termina nella corteccia uditiva primaria passando per la regione ventrale del corpo genicolato mediale e la via extralemniscale che passando per la regione dorsale del corpo genicolato mediale bypassa la corteccia primaria per terminare nelle aree associative e nella corteccia secondaria. La via lemniscale risponde primariamente agli stimoli uditivi mentre la via extralemniscale presenta caratteristiche multimodali in connessione con altri sistemi sensoriali.

Su questa base si ipotizza che un acufene tipo rumore bianco origini da una iperattivita’ di scarica sincrona del sistema extralemniscale, un acufene tipo tono puro dal sistema tonotopico lemniscale e un acufene a banda stretta da un attivazione di entrambi i sistemi.

I sistemi che entrano in gioco in un acufene non compensato causa di stress e nella percezione del dolore appaiono sovrapponibili e riuniti sotto il nome di “distress network” il quale entra in funzione in presenza di stimoli sensoriali sgradevoli anche in assenza di una effettiva elicitazione esterna. Nel caso degli acufeni tale distress network viene attivato insieme alle vie uditive talamocorticali e somatosensoriali.

Una persona che presenta un’attivazione del “distress network” anche per fattori esterni (ambientali, sociali, ecc) risulterebbe maggiormente suscettibile a fenomeni di ansia e stress in presenza di acufeni, con una ridotta capacita’ di sviluppare un adeguato processo di abitudine e compensazione.